Siamo
alle solite, si organizza un bel giro, questa volta molto all
mountain, ed il meteo ci mette lo zampino promettendo una giornata
piovosa. In tarda serata chiamo Fede per la domanda di rito: "
Quanti siamo?"
Ed
inevitabile la risposta: " I soliti due matti!".
Eppure
questa volta abbiamo messo anche un titolo invitante. Ma se non tira
più nemmeno il "dosso Figarolo" dove finiremo!
Ore
6.00 la sveglia suona a lungo prima che il mio cervello torni alla
realtà ed ordini alla mano di spegnerla. Fuori sento la pioggia
scrosciare con violenza, ed il primo pensiero:" Ma chi me lo fa
fare?" Ma è solo un attimo; l'eccitazione per l'uscita prende
il sopravvento: colazione, vestizione e via.
All'appuntamento
con Fede una bella sorpresa: mi annuncia che siamo in quattro. Bene
non siamo più i soli pazzi che sfidano le intemperie.
La
strada scorre veloce ed in un attimo siamo a Bienno; caffettino al
bar tra gli sguardi curiosi e stupiti degli avventori ed i commenti
si sprecano: " Ma andif en bici? Bel de che ghif catat föra!"
Usciamo
e prepariamo le bici, arrivano gli altri due arditi e riconosco
Fabio, presente anche sabato scorso, e sorpresa con lui il mitico
Ago, mio vecchio amico e compaesano. Saluti, complimenti e si parte.
Dopo aver attraversato le splendide, strette e caratteristiche vie
centrali di Bienno si inizia a salire. L'ascesa
è di quelle vere, non molla mai, i falsopiani sono brevissimi e
subito la pendenza si sente nelle gambe mentre il cuore pulsa sempre
più veloce ed ogni tanto siamo costretti a spingere x riprendere
fiato. Sulla nostra destra ci accompagna il torrente Valdaione
gonfiato dalle piogge cadute nella notte e la sua voce ricorda
il rombo di un treno che sfreccia verso la valle.
Finalmente
dopo una curva la strada spiana leggermente e si apre dinnanzi a noi
una larga valle verdissima tagliata a metà, come una profonda
ferita, dal torrente in piena. Il sole fa capolino e lo spettacolo a
cui assistiamo toglie il fiato. L'acqua corre veloce, saltando con
violenza sui sassi e formando infinite cascate. La schiuma illuminata
prende mille colori e gli spruzzi salgono verso l'alto incontrando le
nuvole che dalla valle risalgono veloci.
Talmente
siamo assorti dal paesaggio che non ci accorgiamo dei nativi che alle
nostre spalle ci osservano divertiti finché una voce rompe
l'incantesimo:" Bello vero?" Ci giriamo e non possiamo che
confermare ed un po' invidiare i nostri interlocutori che ogni
mattina aprono le finestre della camera su questa cartolina.
Dopo
una breve pausa si riparte, l'interminabile salita si fa sempre più
dura ed a complicare gli ultimi chilometri compare la neve che ci
costringe a spingere le bici. Ora tutto è più difficile,
sopratutto per Fabio che con i suoi scarpini con gli attacchi scivola
ad ogni passo.
Ed
eccoci al punto più alto del percorso, dagli zaini escono cibarie e
vestiti asciutti e la frenesia di lanciarsi in discesa si fa sempre
più palpabile.
Ago
si esibisce subito in un paio di rotoloni da fermo talmente comici da
scatenare l'ilarità generale. Fabio soffre un poco nei passaggi
tecnici maledicendo le scarpette. Federico come al solito in prima
posizione lanciatissimo.
La
traccia è quasi completamente su sentieri in mezzo ai boschi, in
alcuni tratti il fondo molto rovinato ci costringe a scendere dalle
bike, ma che paesaggi stupendi. Persi in mezzo al nulla non si vedono
quasi i segni dell'uomo. La sensazione è quella di essere i primi
esploratori di un mondo sconosciuto.
Tanta
è l'eccitazione di Fede che non riusciamo a fare più di 500 metri
senza dover effettuare continue pause per le foto.
La
lunga discesa ci porta direttamente a Bienno che riattraversiamo per
raggiungere il parcheggio. I commenti entusiastici sono unanimi e il
giro viene giudicato il migliore dell'anno, almeno per ora. Non
restano che i ringraziamenti, in primo luogo ai 3 compagni di
avventura che hanno voluto sfidare il meteo, un grazie anche al sole
che dopo le prime due ore di pioggia ci ha accompagnato per l'intera
giornata ed infine, ma non meno importante, un saluto ai ragazzi del
mtbvallecamonica.it che hanno messo a disposizione di tutti questo
fantastico tour.
Braò Paolo, la lettura mi ha fatto rivivere la libidinosa giornata.
RispondiEliminaHo quasi odiato la salita di questo giro, ma la bellezza dei paesaggi, le sensazioni vissute e la goduriosa discesa, mi portano a dire: "quando la rifacciamo?"
Inoltre dimentichiamo una frase mitica di Ago: "il Trentino l'abbiamo anche noi è in Valcamonica!"
Grazie raga, splendido giro, ritmo ottimo e compagnia perfetta.
In effetti volevo riportare la citazione di Ago ma poi ho visto la tua bozza con lo stesso titolo e l'ho tolta.
RispondiEliminaPerché non l'hai pubblicata?