domenica 29 dicembre 2013

L'alto Garda regala sempre emozioni.

Rieccomi a riassumere la bella giornata appena trascorsa.

Dopo un brevissimo briefing con zio Paolo, la meta per questo week end è fissata, saliremo lungo il Ponale a Baita Segala per poi goderci la bella discesa che riporta al punto di partenza.

Al consueto punto di ritrovo siamo in quattro, Io, zio Paolo, Tony e il Cavronsito (Andrea)...
Paolo arriva con la sua ormai mitica Opel Meriva, smontiamo le bike e cerchiamo di stiparle tutte sulla Opel, tira di qua e spingi di la, riusciamo così a caricare le quattro bici e noi quattro.

Al secondo punto di ritrovo, Puddu ci informa che il nostro Magico è fuori dai giochi, causa una nottata in bianco...una badilata, per alcuni secondi il gruppo si ammutolisce. Il nostro Magicone è di grande compagnia, perderlo per questa uscita è dispiaciuto a tutti.
In breve il ritrovo si rianima, arriva Compagigi, lo segue Muzu e il mitico Coco.
Una velocissima colazione a Toscolano e tutti in auto verso Limone.

Giunti al parcheggio, subito cerco di scorgere la nuovissima Cube di Puddu, gli lascio il tempo di montare le ruote e la sottraggo al suo proprietario per un rapido test.

Qui Michele e il suo nuovo mezzo.


Partiamo, raggiungendo in pochi minuti la ciclabile del Ponale, qui la lieve pendenza e la bellissima vista regalano al ciclista sensazioni uniche. Gli scatti fotografici, nonostante il cielo sia nuvoloso, riescono a catturare la bellezza del posto.




Saliamo in modalità blanda, le recenti festività Natalizie hanno appesantito tutti, guardo la mia pancia, poi quella dei miei compagni, si nota che il panettone ancora giace al loro interno....si salva solo il Puddu.
Le chiacchiere e le risate rendono ancora più piacevole questo tratto incantevole.
Raggiungiamo in un attimo la statua di Regina Mundi e successivamente la località Pregasina, qui se si affronta l'itinerario in stagione calda è possibile integrare le scorte d'acqua.
Ora non ci resta che affrontare la lunga strada forestale Palaer, l'ultimo tratto è con bici a spalla/ spinta...raggiungiamo così un punto panoramico unico, Punta Larici. 
La spettacolare vista sul Garda regala emozioni, lasciamo le bici in un angolo e ci godiamo il momento.





Qui Umbert (Muzu) ci delizia con una discesa spettacolare sull'estrema punta.



Ripartiamo e raggiungiamo la malga Palaer, ancora un piccolo sforzo e il sent. 115 è pronto ad aspettarci, calziamo le protezioni e scendiamo lungo l'entusiasmante trail, qui le nostre bici danno il meglio di se, passaggi tecnici e radici bagnate rendono il percorso molto divertente.
Giunti a quota 660 mt inizia un ulteriore scalata con bike a spinta circa 150 d+ che ci porterà alla imperdibile "Scala santa", un ripido sentiero con gradini intagliati nella roccia calcarea, costruito nella prima guerra mondiale. Lasceremo le nostre bike ai piedi della scalinata per salire gli ultimi 50 d+ e goderci le trincee e un secondo punto panoramico incredibile.

Qui una fotografia "porno" del nostro Tony


Lo sguardo si perde nella vallata dietro Riva del Garda.

Torniamo alle nostre bici ed eccoci pronti per una nuova discesa infuocata, qui il terreno è pieno zeppo di pietre instabili, percorrere questo trail richiede ottime dosi d'equilibrio e la capacità di far galleggiare la bike sopra le pietre. Lo percorriamo tutto d'un fiato, prendendo anche qualche rischio...le piogge dei giorni scorsi hanno "stabilizzato" le pietre, percorrerlo con fondo asciutto è ancora più difficile.
Gigi e Muzu, prendono il largo, cerco di tallonarli ma la cosa mi risulta molto impegnativa, quando finalmente riesco a raggiungerli, mi accorgo di avere il cuore in gola e il fiatone. Bello, molto bello e impegnativo.
Ricompattiamo il gruppo e ci fiondiamo a tutta lungo l'ultimo tratto molto più scorrevole.

Ora non ci resta che percorrere l'antica via del Ponale e dirigerci verso il temibile scivolo della Trota, attenzione un breve tratto è da percorrere con bici a spinta nel rispetto dei pedoni. Giunti allo scivolo, per la cronaca, gli unici che se la sono sentita di percorrerlo sono Gigi e Muzu.

Che dire? A mio parere uno dei giri più entusiasmanti e panoramici dell'alto Garda.
Grazie a tutti per la divertente compagnia e per aver condiviso queste belle emozioni.
Fede.