sabato 4 ottobre 2014

Il paradiso esiste !! Zermatt e il Gornergrat

Prima parte:  Ho portato cinque angeli in paradiso: Aletsch
Ci siamo lasciati con il fortissimo ritardo verso l'albergo che deve ospitarci....

Ora vediamo se il paradiso esiste.

Raggiunto l'albergo Bergfreund a Herbriggen, notiamo subito l'eleganza e la calda accoglienza del locale, entriamo in punta di piedi....siamo sporchi, puzzolenti e stanchissimi, indossiamo ancora l'abbigliamento ciclistico. La signora che ci accoglie in un italiano di confine ci dice: "io pensare quelli di Brescia non venire più" noi, aggrappandoci alla scusa Tony-rottura pedale, spieghiamo il contrattempo avuto e l'inevitabile ritardo accumulato.




L'anziana signora paffuta ci consegna le chiavi delle camere, in breve ci sistemiamo, facciamo una doccia e ci presentiamo al tavolo per la cena.
La "siura" porta in tavola due grossi cesti di pane, non fa a tempo ad entrare e uscire dalla cucina che il pane è sparito, ci guarda ed esclama "avere capito voi pedalato tanto".

Rientra in cucine e esce con altri due cesti di pane, poi inizia a riempirci i piatti...casoncelli, ciotolona d'insalata a testa, patate, verdure, medaglioni di carne, dolce, spolveriamo tutto!! la signora non ci fa mancare nulla anzi porta in tavola porzioni extra per chi avesse ancora fame.


La stanchezza si sente, ma l'allegria è coinvolgente, Tony è spassoso e forse i litri di birra hanno contribuito. Pian piano però la stanchezza prende la meglio...domani il Gornergrat ci aspetta, meglio coricarsi e partire riposati.

La mattina seguente veniamo svegliati dal prete del paese in preda ad una crisi convulsiva!! si è attaccato alle corde delle campane e non le molla per 15 minuti a ritmo indemoniato.
Ok ok abbiamo capito è ora! 
Sembriamo sincronizzati, in meno di tre minuti siamo nuovamente tutti con i piedi sotto il tavolo per la lauta colazione.
Con i serbatoi pieni d'energia, ci dirigiamo a Tasch e iniziamo a pedalare con temperature decisamente invernali 4°. 
Il corpo s'irrigidisce, sembra di legno, causa il brusco cambiamento di temperatura...dal bel calduccio dell'albergo alle rigide temperature su una sella a pedalare. 
D'altra parte i panorami sono incredibili, l'aria fresca in faccia, il sole che in lontananza inizia a illuminare le vette, il verde intenso dei boschi, in breve tempo fanno rinvenire il fisico addormentato. Le auto iniziano a scarseggiare e pedalare diventa una vera e propria goduria. Zermatt è un paese senza auto a motore, il centro e le vie del paese sono un elogio ai fiori e alla cura dei particolari il tutto è molto gradevole e caratteristico.





Non te ne andresti più da Zermatt, il suo centro e le sue viette esercitano un fascino indescrivibile.
Abbiamo iniziato a pedalare da poco e la meta è ancora lontana, meglio che ci diamo una mossa...iniziamo cosi la salita che ci porta ai 2400 mt di Riffelalp. La pedalata è piacevole i panorami si susseguono e il Cervino si mostra e si cela in continuazione, ogni qual volta compare la sua maestosità crea scenari impressionanti.






La temperatura si scalda, il sole rende tutto più bello...la giornata continua tra risate e sofferenza, tratti più o meno ripidi ma sempre allietati da panorami unici.
Lungo la salita ci fermiamo in un rifugio, una splendida torta di prugne e una buona bevanda ci ridanno tono...




Peccato che questi Svizzeri non abbiano ben capito che il cambio euro/franco sia svantaggioso per loro..molti fanno il cambio alla pari e i più furbi invertono sbadatamente il cambio 1 a 1,2 rendendo il franco forte sull'euro. Ecco spiegati i 10 euro per una fetta di torta e una coca.
Riprendiamo a salire, lungo un sentiero incrociamo un folto gruppo di cinesi/giapponesi che scambiano il Coci per Brad Pitt, lo affiancano e le donzelle continuano a farsi scattare foto in sua compagnia. Bho sara il fascino del bikers senza capelli ? oppure vogliono copiarlo e riproporlo in Cina...il Magico si nasconde non hanno notato la sua Fat Salsa Beargrease carbon....non lo lascerebbero più.
Riusciamo a scrollarci di dosso gli asiatici e poco dopo siamo pronti per un po di salita comoda. Ci fermiamo a Rifferalp in attesa del trenino che ci porterà ai 3100 mt del Gornergrat.
Entriamo in biglietteria dove l'esperto bigliettaio "furbone" tenta d'inchiappettare i bikers italiani, ci pone un conto di 198 chf, quando chiediamo di pagare in € ecco nuovamente il giochetto del cambio sfavorevole € 237, purtroppo per questo "stronzo disonesto", Magico lo incula al volo pagando tutto con carta di credito in franchi. 
Il treno arriva subito, saliamo a bordo con le nostre bike, vedere un treno che s'arrampica fa strano, dai finestrini i turisti scattano migliaia di foto, il Matterhorn in svizzero o Cervino in Italiano è il soggetto.

Arriviamo alla stazione, scendiamo e ammiriamo per qualche minuto il maestoso panorama, da qui si possono ammirare più di 20 dei 4.000 delle Alpi, tra i quali il Cervino, il Lyskamm, il Dom, il Weisshorn e la Punta Dufour. Il ghiacciaio del Gorner è imponente. 
I turisti anziché fotografare le meraviglie della natura concentrano parecchie foto alla Fat del Magico.



L'idea era quella di tentare il sentiero a picco sul ghiacciaio, ma i turisti sono troppi e sarebbe pericoloso, iniziamo ad indossare protezioni e casco...la gente ci guarda incredula, in molti chiedono informazioni sulla fat e su che intenzioni abbiamo, da dove vogliamo scendere?

Partiamo e subito la libidine s'impossessa di noi, il sentiero "classico" è bellissimo!! lo sfondo è incredibile, l'adrenalina s'impenna e le nostre bici danzano sulle grosse pietre.






La discesa è bella bella bella e dir bella è veramente diminutivo....tutto il trail è un apoteosi per il biker, ogni singolo centimetro va vissuto e guidato, sono veramente pochi i metri che non sono degni di nota. Il Tony è in estasi paradisiaca, lo si capisce dai suoi continui urletti di gioia.
Coci, Magico, Andrea e zio Paolo non si sentono più, è come a tavola quando il cibo è buono non chiacchiera più nessuno, tutti mangiano e assaporano il momento.




Purtroppo abbiamo perso un sacco di tempo per foto ed ammirazione panorami...il nostro treno che attraversa il Sempione ci aspetta, stiamo rischiando di perderlo.
Aumentiamo il passo, tanto la cosa è semplice i nostri corpi già adrenalinici non fanno una piega...il trail scorre veloce, i salti, le curve, le pietre i tornantini si susseguono a nastro...forse anche troppo veloci.
L'ambiente roccioso pian piano cede il posto ad un ambiente boschivo dove i larici iniziano a indossare la livrea autunnale, il bosco è spettacolare! le radici, i sassi ben fissati e il sentiero che si ricopre di aghi di pino è ben impresso nella memoria di ognuno di noi. Le ruote delle nostre bici smettono di far rumore il soffffft dei pneumatici è spettacolare...una sola cosa disturba la tranquillità del bosco il SOOOFFFTTT della Fat del Magico hahahaha.
Raggiungiamo valle tralasciando il lungo ponte tibetano di Furi che avevo programmato...
Ci mettiamo in posizione trenino e col 34/11 ci fiondiamo verso le auto, nel tentativo di raggiungere in tempo il treno.
Perso per cinque minuti. 
Percorriamo quindi in auto il passo del Sempione, con me, Magico e Coci.
Negli occhi del Magico leggo con piacere la soddisfazione della giornata appena trascorsa, in quelli del Coci faccio fatica, ha occhiali da sole e forse dorme!
Oggi con assoluta certezza, nei miei cinque angeli...anzi sei, mi unisco, ho impresso un ricordo che nemmeno la vecchiaia riuscira a cancellare e di una cosa son certo, il paradiso esiste !!

Grazie ragazzi Paolo, Magico, Coci, Andrea, Tony gli angeli del week END !

A presto i video della giornata.


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