giovedì 5 novembre 2015

Sabato 7 Novembre 2015

Immagine incorporata 1
Immagine incorporata 2


Pasubio 

Sabato 07 Novembre

Sole Immagine incorporata 4 tempo e colori per il Pasubio



Immagine incorporata 3


Un copia e incolla da Wikipedia credo spieghi per bene cosa è il Pasubio e quanto meriti visitarlo.

La zona storicamente più importante del Pasubio è stata dichiarata monumentale dal 1922. È delimitata da 30 cippi che ricordano i reparti che maggiormente si distinsero negli accaniti combattimenti e comprende il Dente Italiano, la Cima Palon e la vetta immediatamente a sud di detta cima. Le principali vie di accesso al Pasubio sono tre:
la strada degli Eroi che dal Pian delle Fugazze (1.162 slm) - galleria d'Havet al rifugio Gen. Papa, sbocca alle Porte del Pasubio (1.918 slm). Nel tratto a monte sono state collocate le lapidi ricordo dei 15 decorati di Medaglia d'Oro, della zona circostante, tra cui quelle dei trentini Cesare Battisti, Damiano Chiesa e Fabio Filzi;
La strada degli Scarubbi che dal Ponte Verde (901 slm), per Colle Xomo (1.058 slm), Bocchetta di Campiglia, si inerpica sino alle porte del Pasubio, ricollegandosi alla strada degli Eroi.
La più famosa via d’accesso al Pasubio è stata costruita nel corso della Prima guerra mondiale e rappresenta una delle maggiori opere belliche di tutto il conflitto, che non ha probabilmente pari in nessun luogo. Si tratta della Strada delle 52 Gallerie, una mulattiera che permetteva all’esercito italiano il collegamento fra la base del monte e la zona alta al riparo dal tiro nemico (la già attiva strada degli Scarubbi era invece sotto il fuoco austriaco) e in ogni stagione dell’anno.
Un’altra considerevole opera bellica del Pasubio è costituita dal sistema sotterraneo dei due Denti. Si tratta di due speroni rocciosi che superano di poco i 2200 metri, sul crinale principale, posti l’uno di fronte all’altro, divisi da una selletta. Dopo le prime fasi del conflitto il dente meridionale (Dente Italiano) fu fortificato dagli italiani e quello settentrionale dagli austriaci, (Dente Austriaco) da cui i loro nomi. Si tratta di vere e proprie fortezze naturali, in cui furono scavati ricoveri, postazioni d’artiglieria e feritoie.


L'Ossario Pasubio
In particolare nella seconda fase del conflitto, in corrispondenza dell’inverno 1917-18, furono teatro di una guerra parallela denominata “guerra sotterranea” o "guerra delle mine", in quanto da ambo le parti vi era il progetto di arrivare a far saltare con l’esplosivo le postazioni nemiche. Così ancor oggi è possibile individuare (con i dovuti mezzi e le dovute cautele, con la guida di un esperto) le gallerie austriache, con la Ellison che costituisce il tratto principale in direzione del Dente Italiano. Mentre quelle austro-ungariche seguivano un certo progetto iniziale, le gallerie italiane sono contorte e intricate, dovuto evidentemente al fatto che furono scavate come gallerie di contromina, per porre rimedio ai tentativi nemici di far saltare il Dente. Il Dente Italiano è inoltre collegato dalla Galleria Papa alla retrostante Cima Palon, il cui accesso è ben segnalato appena sotto il punto più alto del Pasubio.
La guerra di mine fu caratterizzata da numerosi scoppi e alterne vicende fino alla grande mina austriaca del 13 marzo 1918, quando 50mila chilogrammi di esplosivo squarciarono l’avamposto del Dente Italiano.
Un secondo, considerevole sistema sotterraneo si può individuare nel Monte Corno Battisti, così denominato in quanto fu teatro, nel 1916, della cattura da parte delle truppe imperiali dell’irredentista trentino Cesare Battisti, arruolato con il ruolo di tenente nel battaglione alpino Vicenza. L’entrata a questo labirinto sotterraneo è nota solo a pochi esperti, in quanto le gallerie del Corno denominato "Battisti" sono molto più pericolose e soggette a crolli rispetto a quelle dei due Denti.[1]
Oltre alle numerose opere belliche secondarie che si possono trovare in numerose parti del Pasubio, dai ricoveri alle trincee, vi sono altre costruzioni successive al conflitto ma direttamente collegate ad esso.

Una pedalata su queste montagne è un passo indietro nella storia, un giro che non deve mancare nel carnet del biker escursionista.

·       Partenza da parcheggio all'ingresso autostradale  Brescia Centro  ORE 6:50


·       Km 40

·       Dislivello D+ 1450

Rifugio Achille Papa aperto


Chi volesse trovarsi per strada me lo comunichi 338/7906164 VIA SMS

Domenica invece zio Paolo e M@x organizzano un giro sul Sonclino....
Restate sintonizzati sulla pagina Facebook per maggiori informazioni.

Nessun commento:

Posta un commento