lunedì 6 agosto 2012

Da Borno al rif. San Fermo

Dopo un fitto scambio di mail infrasettimanale con continui cambi di programma, abbiamo finalmente deciso l'itinerario per il week-end.
La meta designata è Borno, da qui saliamo al lago di Lova e successivamente al m.te Mignone per poi salire al rif. Laeng per mangiare qualcosa, discesa verso Sommaprada e poi aggirando il Mignone ritorneremo a Borno.
Saremo in sei, io, Massimo, Paolo, Simone, Fabio e lo Swisser.
Partiremo da Brescia in tre, gli altri li troveremo a Borno, l'appuntamento in zona e fissato per le 8:40.
Alla partenza da Brescia,  io, Massimo e lo Swisser facciamo a pezzi le nostre bike nel tentativo di farle stare tutte e tre nel bagagliaio della Mazda. Sono le 7:00 partiamo con largo anticipo....
"Swisser conosci la strada per Borno? " Si si, oh ta net de le pò del là" ...ok allora non uso il tom tom, lo abbiamo seduto sul sedile posteriore.
Tra chiacchiere e l'allegra compagnia il viaggio prosegue veloce e divertente, in breve siamo a Cividate Camuno e altrettanto brevemente a Capo di Ponte...
Si! avete capito bene Capo di Ponte, qui un dubbio mi assale, decido di interpellare il mio Tom Tom, caxxo Swisser siamo fuori rotta di 47 km!! "De che an pò som a Pont de Legn"
Imposto Borno sul navigatore e torniamo velocemente indietro, Massimo alla mia destra è il secondo navigatore esperto, mi chiede la via e imposta il navigatore.
Risaliamo la Val di Scalve da Boario e al bivio per Borno il Tom ci indica di salire verso Colere e poi verso Castione della Presolana...dopo 15 km altro dubbio....il Tom non ha preso Borno ma via provinciale di sa quale paese...caxxo caxxo caxxo!!!
Esco in velocità da una curva e un piccolo scoiattolo si suicida sotto la mia Mazda, ricaxxo e contro caxxo!!! poteva infilarsi di tutto sotto le mie ruote, "na sorga, na pantegana, ..." ma un scoiattolo no....
Torniamo indietro avvisando del nostro forte ritardo, l'appuntamento lo sforiamo di 75 minuti. Si 75 minuti fa meno effetto di un ora e un quarto!
Raggiunto Borno in modo vergognoso, ci viene proposto causa ritardo un cambio itinerario.
Saliremo al rifugio San Fermo, passando dal lago di Lova e dal Mignone.
Finalmente iniziamo a pedalare, la scherzosa compagnia fa subito dimenticare l'incazzatura del ritardo e dello scoiattolo, in breve l'allegria lascia il posto alla fatica e al sudore, le pendenze impegnative e il tentativo di restare in sella, bagnano completamente il nostro abbigliamento.
Simone e la sua nuova Cube in carbonio da 10 kg troneggiano sulle salite, nelle retrovie s'arranca a turno.
Raggiunto il lago lo Swisser tenta di barattare la sua Trek cinese con un fiammante 4x4.
Qui sotto il Swisser mentre prova il mezzo.


L'anziano proprietario dopo la lauta offerta del Swisser 20.000 € gli urla che ne bastano 5.000 €, si concluderà con un nulla di fatto, peccato per Marco avrebbe fatto l'affare...
Durante la successiva salita lo Swisser tenta un nuovo baratto con un anziano taglialegna e la sua moto, un cinquantino arrugginito una Comal 21, anche qui un buco nell'acqua. (Swisser ta toca tegner la Trek cinesa ).
La salita prosegue tra splendide vedute, inoltre lamponi e fragoline di bosco sbucano a destra e sinistra, raggiunto il bivio al colle Mignone...Simone si scatena e sale quasi sempre in testa, braò bella gamba!


 Poi dopo parecchie rampe uno splendido sentiero ci porta al rif. San Fermo.

L'idea è quella di fermarsi per un rapido ristoro, ma quando i piedi finiscono sotto il tavolo, il rapido si trasforma sempre in tranquillo.


Pertanto dopo la tranquilla e scherzosa pausa ristoratrice davanti a birra e piatti di spaghetti si riprende a pedalare verso i 2.000 mt percorrendo un splendido traverso.


Dopo aver lasciato il Swisser ben saldo in croce... "ciciara trop"


... iniziamo la discesa verso Borno...Visto l'orario ormai tardo, si decide per un rientro rapido seguendo la strada più veloce, tralasciando il single track nel bosco. 
La discesa è larga e sconnessa i freni vengono messi a dura prova, nel tentativo di evitare chi mi precede perdo il grip alla ruota anteriore e finisco in mezzo ad un metro di ortiche, "miseria che bello!, uno sballo", mentre scrivo ancora mi gratto.
Raggiunta valle percorrendo anche un breve single nel bosco, Paolo ci invita nella sua bella casetta per le vacanze,  qui ci delizia con panini, un saporitissimo speck e birra fresca.
Un saluto veloce a lui, moglie e figli e giù in pochi minuti alle nostre auto.
Onde evitare di finire nuovamente a Capo di Ponte ci accodiamo alla Mercedes di Simone seguendolo come fidi cagnolini fino a Brescia.
Che dire, splendida giornata on bike, immersi nella natura, coccolati da una temperatura mitigata dai monti il tutto in compagnia di ottimi amici d'avventura.
Un augurio da tutti noi all'amico Umberto vittima di una brutta caduta sul Denervo, lo riavremo tra noi a fine mese.
Tutti in forma alla prossima.

Altre foto qui






Nessun commento:

Posta un commento