sabato 2 giugno 2012

Da Ome verso S. Giovanni

Orfani degli istrioti si decide o meglio decido di organizzare un giretto il giorno della repubblica. 
Come sempre il meteo ad inizio settimana ci promette un weekend piovoso, per fortuna le previsioni saranno clamorosamente smentite.
Dopo aver passato in rassegna diversi itinerari decido di lanciare la proposta di un giro sui colli sopra Ome. Il primo a raccogliere la sfida è il neo acquisto Umberto, reduce dalla fangosissima Maddalena non si fa intimidire dal meteo. 
Poi uno alla volta, incoraggiati dalle previsioni sempre più ottimistiche, il gruppo aumenta. Alla fine siamo in sette: Beppe, Riccardo, Gianluca, Maurizio, il già citato Umberto con l'amico Marzio
Puntualissimi si parte, senza un minimo di riscaldamento la salita si fa subito sentire. 
Ad ogni bivio che incontriamo con sentieri pianeggianti o in discesa le speranze degli scalatori vengono subito tarpate dal "Garmin" che inesorabilmente punta sempre verso l'alto. 
L'ascesa è quasi interamente nel bosco, vista la giornata afosa è un bel sollievo. L'asfalto lascia il posto ad una cementata che ci accompagna per un bel pezzo; 

nei commenti si coglie il dissenso della moda di cementare ogni salita che porta verso le abitazioni in quota. Capisco le esigenze degli abitanti, ma forse si potrebbero trovare soluzioni meno invasive! Basta polemiche, eccoci sullo sterrato, molto più naturale, ma che fatica! 

Soffrendo e chiacchierando finalmente la strada spiana e, accompagnati dai cani, ci troviamo nel cortile di una splendida casetta con vista mozzafiato sulla valle sottostante. 


Sosta ristoratrice, il proprietario ci offre acqua e ci avvisa che la salita non è ancora finita, anzi più avanti è bella tosta, il che detto da un locale ci spaventa un po! Ed infatti il resto dell'avvicinamento alla vetta è quasi tutto con bici a spinta, 


solo un temerario tenta la pedalata.


Finalmente scolliniamo e ci troviamo su un crinale leggermente esposto con una vista da favola sulla Valtrompia. Barrette, beveraggio, cambio maglie zuppe e siamo pronti per la discesa. Ci contiamo e manca Gianluca, non ha resistito appena vista la discesa si è lanciato a tutta velocita. Via all'inseguimento, passiamo una serie infinita di ripetitori. Umberto litiga con un arbusto ed ovviamente ha la peggio ed arriviamo al primo bivio. Nessuna traccia del fuggitivo! Chiediamo ad una signora che sta meticolosamente pulendo una piccola cappella e ci informa che ha visto un ciclista scendere dall'altra parte. Scatta la telefonata ma nonostante i mille ripetitori a pochi metri, non c'è campo! 
Pazienza, continuiamo a scendere, essendo originario del posto non temiamo per la sorte del nostro compare. Ci lanciamo verso S. Giovanni, la strada scorre veloce sotto le ruote, bellissimo tracciato, quasi interamente sterrato e tecnico, non si chiacchiera, siamo troppo impegnati a tenere la bici in carreggiata. 


Eccoci in paese, si ricaricano le borracce e su asfalto andiamo alla ricerca del bivio che evitando il bitume ci dovrebbe riportare ad Ome. Ovviamente sbagliamo strada, ma l'intraprendenza di Beppe prima ci fa attraversare un vigneto e poi un "roveto" e ci riporta sulla rotta.
 La scelta si rivela azzeccata, anche questo ultimo tratto ci regala un emozionante sterrato fra boschi e vigneti, veramente bello.
Eccoci ai saluti finali, tutti sembrano soddisfatti della mattinata pedalatoria, siamo puntuali anche per il pranzo, per la gioia delle consorti, che almeno per oggi forse non brontoleranno! 

Un grosso ringraziamento a tutti per la compagnia e tenetevi pronti per la prossima escursione.

2 commenti:

  1. Come sempre ottimo resoconto della giornata...
    Sono riuscito a sudare immaginandomi la vostra salita.
    Un saluto a tutti Fede

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  2. grande Paolo, senza la tua perizia con il GARMIN ci saremmo persi mille volte. percorso fantastico quasi tutto sterrato... e che discese.! grazie Paolo. un saluto a tutti. Umberto

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