mercoledì 2 maggio 2012

Quattro pazzi in Valcamonica


Siamo alle solite, si organizza un bel giro, questa volta molto all mountain, ed il meteo ci mette lo zampino promettendo una giornata piovosa. In tarda serata chiamo Fede per la domanda di rito: " Quanti siamo?"
Ed inevitabile la risposta: " I soliti due matti!".

Eppure questa volta abbiamo messo anche un titolo invitante. Ma se non tira più nemmeno il "dosso Figarolo" dove finiremo!

Ore 6.00 la sveglia suona a lungo prima che il mio cervello torni alla realtà ed ordini alla mano di spegnerla. Fuori sento la pioggia scrosciare con violenza, ed il primo pensiero:" Ma chi me lo fa fare?" Ma è solo un attimo; l'eccitazione per l'uscita prende il sopravvento: colazione, vestizione e via. 

All'appuntamento con Fede una bella sorpresa: mi annuncia che siamo in quattro. Bene non siamo più i soli pazzi che sfidano le intemperie.

La strada scorre veloce ed in un attimo siamo a Bienno; caffettino al bar tra gli sguardi curiosi e stupiti degli avventori ed i commenti si sprecano: " Ma andif en bici? Bel de che ghif catat föra!" 
Usciamo e prepariamo le bici, arrivano gli altri due arditi e riconosco Fabio, presente anche sabato scorso, e sorpresa con lui il mitico Ago, mio vecchio amico e compaesano. Saluti, complimenti e si parte. 

Dopo aver attraversato le splendide, strette e caratteristiche vie centrali di Bienno si inizia a salire. L'ascesa è di quelle vere, non molla mai, i falsopiani sono brevissimi e subito la pendenza si sente nelle gambe mentre il cuore pulsa sempre più veloce ed ogni tanto siamo costretti a spingere x riprendere fiato. Sulla nostra destra ci accompagna il torrente Valdaione  gonfiato dalle piogge cadute nella notte e la sua voce ricorda il rombo di un treno che sfreccia verso la valle.

Finalmente dopo una curva la strada spiana leggermente e si apre dinnanzi a noi una larga valle verdissima tagliata a metà, come una profonda ferita, dal torrente in piena. Il sole fa capolino e lo spettacolo a cui assistiamo toglie il fiato. L'acqua corre veloce, saltando con violenza sui sassi e formando infinite cascate. La schiuma illuminata prende mille colori e gli spruzzi salgono verso l'alto incontrando le nuvole che dalla valle risalgono veloci.
Talmente siamo assorti dal paesaggio che non ci accorgiamo dei nativi che alle nostre spalle ci osservano divertiti finché una voce rompe l'incantesimo:" Bello vero?" Ci giriamo e non possiamo che confermare ed un po' invidiare i nostri interlocutori che ogni mattina aprono le finestre della camera su questa cartolina. 

Dopo una breve pausa si riparte, l'interminabile salita si fa sempre più dura ed a complicare gli ultimi chilometri compare la neve che ci costringe a spingere le bici. Ora tutto è più difficile, sopratutto per Fabio che con i suoi scarpini con gli attacchi scivola ad ogni passo.

Ed eccoci al punto più alto del percorso, dagli zaini escono cibarie e vestiti asciutti e la frenesia di lanciarsi in discesa si fa sempre più palpabile. 
Ago si esibisce subito in un paio di rotoloni da fermo talmente comici da scatenare l'ilarità generale. Fabio soffre un poco nei passaggi tecnici maledicendo le scarpette. Federico come al solito in prima posizione lanciatissimo.

La traccia è quasi completamente su sentieri in mezzo ai boschi, in alcuni tratti il fondo molto rovinato ci costringe a scendere dalle bike, ma che paesaggi stupendi. Persi in mezzo al nulla non si vedono quasi i segni dell'uomo. La sensazione è quella di essere i primi esploratori di un mondo sconosciuto.

Tanta è l'eccitazione di Fede che non riusciamo a fare più di 500 metri senza dover effettuare continue pause per le foto.

La lunga discesa ci porta direttamente a Bienno che riattraversiamo per raggiungere il parcheggio. I commenti entusiastici sono unanimi e il giro viene giudicato il migliore dell'anno, almeno per ora. Non restano che i ringraziamenti, in primo luogo ai 3 compagni di avventura che hanno voluto sfidare il meteo, un grazie anche al sole che dopo le prime due ore di pioggia ci ha accompagnato per l'intera giornata ed infine, ma non meno importante, un saluto ai ragazzi del mtbvallecamonica.it che hanno messo a disposizione di tutti questo fantastico tour.

2 commenti:

  1. Braò Paolo, la lettura mi ha fatto rivivere la libidinosa giornata.
    Ho quasi odiato la salita di questo giro, ma la bellezza dei paesaggi, le sensazioni vissute e la goduriosa discesa, mi portano a dire: "quando la rifacciamo?"
    Inoltre dimentichiamo una frase mitica di Ago: "il Trentino l'abbiamo anche noi è in Valcamonica!"
    Grazie raga, splendido giro, ritmo ottimo e compagnia perfetta.

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  2. In effetti volevo riportare la citazione di Ago ma poi ho visto la tua bozza con lo stesso titolo e l'ho tolta.
    Perché non l'hai pubblicata?

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