domenica 8 aprile 2012

Bovegno, M.te Ario, rif. Blachi ...non asciutto.

E' lunedì, inizia la settimana lavorativa... come ogni settimana ultimamente il sole e le giornate primaverili invogliano a pedalare e godersi le splendide giornate, ma noi no ! non possiamo pedalare dobbiamo lavorare !
Ecco che allora aspettiamo il week end per cavalcare le nostre bike...
Andiamo a sabato mattina...abbiamo programmato un bel giro "all mountain".
La sveglia suona, mi alzo e butto subito un occhio al tempo, non arrivo alla finestra che subito giunge alle orecchie il rumore di quello che non voglio vedere. Un forte scroscio d'acqua mi sveglia o meglio mi ripiomba in un stato di "allora continuo a dormire".
Che fare ? mezzo abbioccato chiamo Paolo: "ciao Paolo, qui diluvia" lui mi risponde "ma dai !! qui c'è sereno, sono partito da qualche minuto che facciamo ?, a me l'acqua non mi frena..."
Mi convince ! : "dai passa e vediamo"... invio qualche sms agli altri partecipanti, ma "giustamente" ricevo solo disdette.
Quando Paolo mi raggiunge il cielo è plumbeo e guardando verso i monti è viola scuro, Paolo lancia una frase epica che ci porteremo appresso per tutta la giornata: "tanto si apre".
Partiamo e dopo una decina di km imbocchiamo la val Trompia, inizia a piovere e man mano che saliamo la pioggia aumenta. Arriviamo in quel di Bovegno che il diluvio è all'apice...ci guardiamo sconfortati e dopo aver atteso in auto per 5 minuti ci decidiamo, lets go !
Durante i preparativi a casa faccio un paio di sbagli strategici, abbigliamento abbastanza leggero, scarpe inadatte e scarsità di cibo... che pirla !
Metto i miei nuovi copri scarpa ultimissimo modello Dechatlon.....



Paolo mi presta un paio di guanti estivi, in quanto non trovo i miei invernali che mi ero preparato...
Iniziamo subito a salire verso Zigole poi Magno ed Irma, il meteo non cambia, anzi scroscia, poi molla un pelo e dopo un paio di minuti ri-scroscia, insomma acqua acqua e poi acqua, la salita è molto pedalabile su asfalto. Chiacchierando scorre piacevolmente anche sotto la pioggia.
Lasciata Irma continuiamo sulla salita recentemente asfaltata, qui il panorama inizia ad essere molto gradevole, boschi, cascatelle, prati, scorci sulle valli sottostanti. Raggiungiamo questa santella ed ecco scatenarsi un nubifragio...


Cogliamo l'occasione per riposarci e ripararci un poco, poi nuovamente sui pedali continuiamo l'ascesa all'Ario, ogni tanto Paolo lancia il suo appello "tanto si apre" ma il Dio non l'ascolta...acqua acqua e acqua. Imperterriti saliamo di quota 1200/1300/1400 mt., le mie dita che fuoriescono dai guantini estivi iniziano a cambiare colore, lanciandomi dei chiari segni di assideramento e costringendomi a cercare di tanto in tanto rifugio per scaldarle.



A 1500 mt, grazie alle batterie scariche dei nostri Garmin, siamo costretti ad una sosta prolungata in una calda, caccosa ed accogliente stalla !



Le mani ed il corpo ritrovano la giusta temperatura e via verso il rif. Blachi per una bella sosta ristoratrice, convinti della sua apertura pre-pasquale...la vista da qui sopra è molto gradevole nonostante le nubi, le gambe girano alla grande o quasi.
Raggiunto il bivio decidiamo di puntare prima al rifugio per scaldarci e poi all' Ario...con la nebbia fatichiamo ad individuarlo, ma poi eccolo la ! dal camino sembra uscire del fumo, sto già gustandomi qualcosa di caldo, ma poi a pochi passi .... noooo è chiuso !!
Eccoci costretti ad una pausa ai quattro venti, fortunatamente per pochi secondi dio ascolta le suppliche di Paolo e ci regala uno scorcio di sole ...



Qui pensieroso penso alla discesa con i guantini estivi e le dita in principio d'assideramento....



Rincuorati nello stomaco e nell'anima ci buttiamo in discesa, tralasciamo per questa volta la cima dell' Ario, la discesa da prima molto piacevole si trasforma in un pietraio largo e poco divertente.... fortunatamente le dita costrette in continuo movimento a innumerevoli frenate non riescono a raffreddarsi.
Tra fango e pietre raggiungiamo i 1300 mt dove un bellissimo e stretto single ci regala tante emozioni e rischi di cadute, lo seguiamo divertendoci non poco, l'acqua ormai fa parte della giornata ed è quasi piacevole.



Continuiamo la discesa sino ad incontrare un sentiero che in leggera pendenza attraversa veloce il fianco della montagna proprio sopra il fiume Mella, lo percorriamo lasciando scorrere veloci le nostre bike e rischiando qualche scivolata sul fango.
Finita la discesa una bella smanata complimentosa a Paolo e un paio di risate per come siamo conci e pieni di fango sin dietro le orecchie.
Splendida giornata, condita da tanta tanta acqua e fango.
A volte starsene nel letto e schivare l'acqua è gradevole, ma vi assicuro e son certo che Paolo conferma che ci siamo divertiti un casino !
Alla prossima Fede.

Dimenticavo .... i guanti invernali erano in bella vista sul cruscotto dell'auto !





 

1 commento:

  1. Complimenti per la bella descrizione della giornata e confermo di essermi divertito un casino. Speriamo di trovare il sole il prossimo sabato.

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